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Il sosia (El doble)

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Il sosia

 

Sono calici di sale;

scendono goccia a goccia,

approdano nella palude di un cuore ebbro e orfano,

implorano alle porte del cielo,

nominano alle soglie dell’anima,

chiamano per la vita e per il cuore che non vedono.

Ma il calice dilegua in nostalgia e desiderio,

di nuovo s’alzano le maschere

e le consola un’illusione nel paramo giallastro.

 

Il doppio fa morire, fallo uscire!

È foresta ammuffita,

ombra tenebrosa di delusione e disincanto.

È visione di angeli neri,

brulla chimera in un groviglio di specchi fatati.

 

El doble

 

Son cálices de sal

descienden goteando,

desembocan en el pantano de un corazón ebrio , huérfano.

Imploran las puertas del cielo,

nombran en los umbrales del alma.

Llaman por la vida y por un corazón que no ven.

Pero el cáliz anega en nostalgia y deseo,

de nuevo se levantan las máscaras,

 las consuela un ilusión en el páramo amarillento.

 

¡El doble hace morir, hazlo salir!

Es selva enmohecida,

sombra tenebrosa de desilución y desencanto.

Es visión de ángeles negros,

árida quimera en un nudo de espejos embrujados.

 Klara Rubino - 16/02/2020 16:15:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

...questi calici di sale potrebbero essere lacrime!
Francesca questa tua poesia è riuscita a parlare del dolore e dei suoi inganni, della liberazione del dolore e delle tracce che lascia in modo altamente poetico e non banale.
Meraviglioso poi l’ultimo verso:
" brulla chimera in un groviglio di specchi fatati".

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